Aveva tenuto da parte per me come per gli altri figli una “dote” per il giorno in cui ognuno di noi si sarebbe sposato. Vide l’entusiasmo, la passione, la dedizione che mettevo nella politica e fece qualcosa che – tanto più per la sua generazione – non era per niente scontato. Mi disse se è questo quello che hai scelto io sono con te, come fosse per il tuo matrimonio. Il mio punto di riferimento è l’economia civile, che punti sempre più all’inclusione dei più deboli e all’espulsione dei fenomeni criminali ancora troppo presenti sul nostro territorio. Lo devo a mio padre, alla storia della mia famiglia e a tutte le persone che credono ancora e sempre in una politica ispirata a principi di solidarietà, responsabilità, etica pubblica, sviluppo sostenibile.
La prima volta che decisi di candidarmi fu lui a darmene l’opportunità. Sapeva che una campagna elettorale ha i suoi costi e che io non avevo molte risorse, né sponsor di qualsiasi natura.
È così che posso dire, senza retorica, di aver sposato la politica. Da allora sono impegnata ogni giorno di più per cercare di costruire soluzioni, studiando le questioni nel merito e dialogando con tutti gli attori interessati. Spesso lo faccio lontano dai riflettori, sempre ci metto un pezzo di cuore e chiunque mi conosce, qualunque sia il partito in cui milita, lo sa. Il mio pallino è lo sviluppo locale, che passa dai temi economici, dalle attività produttive, alla garanzia di servizi di qualità e per tutti, dalla salute, all’istruzione, ai trasporti.
Chi sono